Disponibile il secondo Magro Notturno: IL GIARDINO DEL N. 19 di Edgar Jepson
Per la seconda uscita
della collana “I Magri Notturni”
Bernardo Cicchetti ha scelto e tradotto per noi un grande classico dell’orrore
soprannaturale, un’opera oggi ingiustamente dimenticata, il romanzo occulto IL GIARDINO DEL N. 19 di Edgar Jepson, pubblicato
in origine nel 1910.
Quando John Plowden, giovane e brillante avvocato di belle speranze, acquista una nuova casa al n. 20 di Walden Road, un tranquillo e sonnacchioso sobborgo semideserto alla periferia di Londra, non immagina che la sua esistenza ne risulterà sconvolta. Il bel giardino del n. 19 della porta accanto, che dapprima gli sembra un'ulteriore oasi di pace, si rivela infatti un luogo tutt’altro che tranquillo, nonostante la presenza di una graziosa ragazza che vive nell’altra casa, e pare anzi nascondere un mistero che l’anziano e scostante zio della giovane, dedito alle arti nere, si premura di tenere nascosto con cura. Dapprima vi si odono risatine demoniache, disumane, e ci sono strane visioni di “cose che non dovrebbero esistere”; poi, evocati da strani riti notturni, iniziano a manifestarsi orrori innominabili che paiono legati al culto di una terribile statua di Pan. Plowden, che ha un’indole pratica e non si lascia spaventare facilmente, inizia a indagare e non tarda a credere che il maledetto giardino del n. 19, fonte di tutte le stranezze, sia infettato da una specie di genius loci. Ma sarà proprio così? Perché questo è solo l’inizio… Quali altri orrori si celano in quel giardino?
Considerato una rarità prima che John Pelan lo ristampasse nella sua
celebre collana della Midnight House, Il
Giardino del n. 19 è oggi riconosciuto come il capolavoro di Jepson.
“The Garden at 19 è un capolavoro di terrore e meraviglia degno di
essere paragonato al meglio di Algernon Blackwood e Arthur Machen.”
(John Pelan)
“Antica stregoneria
praticata nella moderna periferia di Londra. Un thriller-horror che evoca 'The
Great God Pan' di Arthur Machen".
(E.F. Bleiler – The Guide to
Supernatural Fiction)
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L’ULTIMA SEDUTA SPIRITICA
DI MRS. MORREL
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GLI OCCHI DI OBI
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L’ESCRESCENZA
Definito l’ultimo dei Decadenti, la lunga e produttiva
carriera di EDGAR JEPSON (1863-1938) ha attraversato i
periodi più fecondi delle lettere britanniche. Jepson ha scritto articoli,
recensioni, racconti, romanzi e persino brani propagandistici durante la Grande
Guerra. Il suo talento nelle lettere si è estrinsecato nella scrittura di opere
fantastiche (come la novella di razze perdute The Moon Gods, del 1930), romanzi storici, biografie, libri gialli
e thriller, fino alla traduzione di opere di Gaston Leroux e Maurice Leblanc.
Jepson è stato anche curatore e collaboratore di numerose riviste letterarie
tra le più raffinate, tra cui Vanity Fair,
The Saturday Evening Post, The Smart Set e numerose altre. Come
un’autorità nelle lettere, fu un fedele amico di scrittori come Ernest Dowson,
Arthur Machen, Richard Middleton, Edith Nesbit, e M.P. Shiel. Si dice che Shiel
avesse onorato Jepson derivando da lui il nome del personaggio di Adam Jeffson di
The Purple Cloud (1901), nel quale
aveva trasposto anche l’eccentrica personalità del suo amico. Alla sua morte,
avvenuta nell’aprile 1938, la bibliografia di Jepson assommava a oltre 70
libri. Anche suo figlio, Selwyn Jepson, è stato un prolifico scrittore di
gialli, mentre la nota scrittrice britannica Fay Weldon è sua nipote.
IL GIARDINO DEL N. 19
di Edgar Jepson
(Ed. Dagon Press, 2022)
pp. 224, € 15,60
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