Disponibile il secondo Magro Notturno: IL GIARDINO DEL N. 19 di Edgar Jepson

 


Per la seconda uscita della collana “I Magri Notturni” Bernardo Cicchetti ha scelto e tradotto per noi un grande classico dell’orrore soprannaturale, un’opera oggi ingiustamente dimenticata, il romanzo occulto IL GIARDINO DEL N. 19 di Edgar Jepson, pubblicato in origine nel 1910.

 Quando John Plowden, giovane e brillante avvocato di belle speranze, acquista una nuova casa al n. 20 di Walden Road, un tranquillo e sonnacchioso sobborgo semideserto alla periferia di Londra, non immagina che la sua esistenza ne risulterà sconvolta. Il bel giardino del n. 19 della porta accanto, che dapprima gli sembra un'ulteriore oasi di pace, si rivela infatti un luogo tutt’altro che tranquillo, nonostante la presenza di una graziosa ragazza che vive nell’altra casa, e pare anzi nascondere un mistero che l’anziano e scostante zio della giovane, dedito alle arti nere, si premura di tenere nascosto con cura. Dapprima vi si odono risatine demoniache, disumane, e ci sono strane visioni di “cose che non dovrebbero esistere”; poi, evocati da strani riti notturni, iniziano a manifestarsi orrori innominabili che paiono legati al culto di una terribile statua di Pan. Plowden, che ha un’indole pratica e non si lascia spaventare facilmente, inizia a indagare e non tarda a credere che il maledetto giardino del n. 19, fonte di tutte le stranezze, sia infettato da una specie di genius loci. Ma sarà proprio così? Perché questo è solo l’inizio… Quali altri orrori si celano in quel giardino?

  IL GIARDINO DEL N. 19 omaggia Arthur Machen (che fu amico stretto di Jepson, ed è riconoscibile in uno dei personaggi del libro) e fu molto amato da Aleister Crowley per la sua rappresentazione dell’antica stregoneria pagana. Si dice che la ‘Grande Bestia’ ne acquistò parecchie copie che si divertiva a distribuire ai suoi amici personali. Crowley ne era talmente entusiasta che paragonò il romanzo a un’opera di Algernon Blackwood (The Human Chord) ma riteneva che The Garden at 19 gli fosse di molto superiore. “La differenza fondamentale” – scrisse – “è che Jepson è un narratore di prim’ordine, mentre Blackwood soffre da indigestione di mal cucinata Teosofia.” (cfr. The Equinox n. 5, marzo 1911, p. 150).

Considerato una rarità prima che John Pelan lo ristampasse nella sua celebre collana della Midnight House, Il Giardino del n. 19 è oggi riconosciuto come il capolavoro di Jepson.


The Garden at 19 è un capolavoro di terrore e meraviglia degno di essere paragonato al meglio di Algernon Blackwood e Arthur Machen.”

(John Pelan)

 

“Antica stregoneria praticata nella moderna periferia di Londra.  Un thriller-horror che evoca 'The Great God Pan' di Arthur Machen".

(E.F. Bleiler – The Guide to Supernatural Fiction)

 

 OLTRE AL ROMANZO, NEL LIBRO SI TROVANO INCLUSI IN APPENDICE TRE RARI RACCONTI HORROR DI JEPSON:

-         L’ULTIMA SEDUTA SPIRITICA DI MRS. MORREL

-         GLI OCCHI DI OBI

-         L’ESCRESCENZA

 

Definito l’ultimo dei Decadenti, la lunga e produttiva carriera di EDGAR JEPSON (1863-1938) ha attraversato i periodi più fecondi delle lettere britanniche. Jepson ha scritto articoli, recensioni, racconti, romanzi e persino brani propagandistici durante la Grande Guerra. Il suo talento nelle lettere si è estrinsecato nella scrittura di opere fantastiche (come la novella di razze perdute The Moon Gods, del 1930), romanzi storici, biografie, libri gialli e thriller, fino alla traduzione di opere di Gaston Leroux e Maurice Leblanc. Jepson è stato anche curatore e collaboratore di numerose riviste letterarie tra le più raffinate, tra cui Vanity Fair, The Saturday Evening Post, The Smart Set e numerose altre. Come un’autorità nelle lettere, fu un fedele amico di scrittori come Ernest Dowson, Arthur Machen, Richard Middleton, Edith Nesbit, e M.P. Shiel. Si dice che Shiel avesse onorato Jepson derivando da lui il nome del personaggio di Adam Jeffson di The Purple Cloud (1901), nel quale aveva trasposto anche l’eccentrica personalità del suo amico. Alla sua morte, avvenuta nell’aprile 1938, la bibliografia di Jepson assommava a oltre 70 libri. Anche suo figlio, Selwyn Jepson, è stato un prolifico scrittore di gialli, mentre la nota scrittrice britannica Fay Weldon è sua nipote.

 

IL GIARDINO DEL N. 19

di Edgar Jepson

(Ed. Dagon Press, 2022)

pp. 224, € 15,60


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