UN MISCONOSCIUTO CLASSICO DEL WEIRD PER LA PRIMA VOLTA IN ITALIA

 



CHEETAH! LA RAGAZZA GHEPARDO


--- EDIZIONE SPECIALE ---


Con l’augurio che il nuovo anno sia meglio di quello appena trascorso, apriamo il 2021 col botto, come si dice, con un’uscita che sicuramente non lascerà indifferenti gli appassionati e gli esperti di letteratura fantastica e weird. L’avevamo annunciato sulla nostra pagina facebook (Dagon Press), con un po’ di mistero e di suspense, e infine eccolo, il libro culto che ha sconvolto (e per buona ragione!) i perbenisti dell’epoca e che per questo era stato relegato per decenni nel limbo delle opere perdute, quale titolo esecrabile. Un oblìo da cui è stato infine recuperato in tempi recenti grazie agli specialisti della casa editrice inglese Tartarus Press, e per l’Italia da Bernardo Cicchetti. Un libro che racchiude una storia sorprendente, che neppure Arthur Machen, col suo “Grande Dio Pan” (per quanto simile nella tematica) ha avuto il coraggio di narrare osando spingersi così in fondo verso i più sordidi abissi della narrativa di genere, con una trama che si dipana tra fantasia occulta, immorali esperimenti scientifici, deviazioni erotiche (che sconfinano nel perverso) e ossessioni della mente. Lo ha fatto Christopher Blayre, alias dello scrittore inglese Edward Heron-Allen, e il libro che vi presentiamo, in questa unica traduzione italiana, è CHEETAH! LA RAGAZZA GHEPARDO (The Cheetah-Girl) uscito per la prima volta nel 1923 in forma e tiratura quasi anonima. Qui sotto la copertina e l’interno della rarissima edizione originale, stampata privatamente in sole… 20 copie!

Per i suoi contenuti scabrosi, la novella The Cheetah Girl fu cassata all’ultimo momento dalla prima raccolta di Heron-Allen, probabilmente per timore di ripercussioni legali. La storia è certamente coraggiosa per i suoi tempi, e riguarda la sessualità legata a un esperimento che da vita a una creatura che è un incrocio tra una donna e un ghepardo.

Così l’esperto Mike Ashley presentava il libro nella St. James Guide to Horror, Ghost & Gothic, prezioso regesto per orientarsi nei meandri della letteratura di genere. Contenuto scabroso, si rimarca, perché nel libro l’autore affrontò varie forme di sessualità non convenzionale (tra cui prostituzione, bestialità, lesbismo e altro) volgendole in chiave decisamente weird. La strana storia di Cheetah, creatura di conturbante e sconvolgente bellezza, non lascia sicuramente indifferenti! Questo un ritratto di Cheetah creato dall’artista David Johnson, fatto appositamente per l’edizione Tartarus:

 


Il bizzarro esperimento che le da vita apre a implicazioni che riguardano l’intero genere umano. Con i suoi temi, Heron-Allen è stato per molti versi un anticipatore, e il suo risultato è scioccante: si tratta di un’opera di fantasia, certo, ma basata su solide premesse scientifiche che l’autore cita ampiamente. La trama è legata alla realtà degli squallidi sobborghi di Londra, all’eugenetica che allora prendeva piede, e l’elemento fantastico, e soprattutto quello erotico conturbante, si presenta meno velato rispetto a opere precedenti o successive, e molto più esplicito, senza per questo sconfinare nell’aperta volgarità. Leggendo il libro si capirà facilmente perché all’epoca non si riuscì a pubblicarlo, se non in un pamphlet di pochissime copie! Il tema è di fuoco, specie su certi argomenti tabù su cui la morale e la scienza ancora oggi dibattono. E le riflessioni che la lettura suscita offrono un valore aggiunto ad un’opera, per quanto scritta un secolo fa, ancora modernissima.

 

“The Cheetah-girl” è dunque per molti motivi uno dei libri misconosciuti, più strani e curiosi dell’intero panorama fantastico. Scritto sotto pseudonimo nei primi anni ’20 da quello strano personaggio che risponde al nome di Edward Heron-Allen, circolò come abbiamo detto in un’edizione fatta solo per pochi intimi, e subito scomparve dalla circolazione. Una copia riemerse nel 1990, quando fu battuta in un’asta di Sotheby realizzando 1600 sterline, dopodiché del libro non si è più sentito parlare, e si riteneva che fosse definitivamente perduto finché, alla fine degli anni ’90, fu ripescato dalla specializzata Tartarus Press, che lo ha incluso in due pregiate edizioni (una destinata soltanto alla privata circolazione) subito però sparite anch’esse dal mercato e oggi altrettanto rare. Qui sotto il colophon che accompagnava una delle copie dell’editore inglese:  

 


 

Una sorta di libro “maledetto”, insomma, diventato oggetto di culto per gli appassionati e che qui, in prima assoluta italiana e non solo, grazie alla lungimiranza e all’ottima curatela di Bernardo Cicchetti, si propone ora ai nostri lettori in edizione speciale, come l’evento merita. Rispettando la storia editoriale del libro (e affinché mal non ci colga, visto la fama dello stesso!) abbiamo scelto di pubblicarlo anche noi in una tiratura privata e limitata di sole 100 copie numerate. Un volume edizione speciale, quindi, curato nei minimi particolari, dalla grafica di copertina a quella interna, e confezionato in una bella ed elegante veste hardcover, rilegato con sovracopertina, e pagine interne in carta patinata. Il suo contenuto: oltre alla famigerata novella di Blayre, accuratamente tradotta, introdotta e profusamente annotata, troverete un ricco apparato saggistico e iconografico, che comprende un bel saggio in Postfazione di Marco Maculotti (“Femmine fatali e ferali nella letteratura fantastica e dell’orrore”) e ben sei appendici (“Zoologia”, “Prostituzione”, “Biologia”, “Freak Show”, “Bestialità”, “Miti e metamorfosi”) che illustrano contenuti e temi della novella. Qui sotto vi mostriamo alcune foto:

 






 

Il prezzo del volume è di 27 euro (più 4 di spese di spedizione con invio tracciabile), un costo tutto sommato popolare vista la bellezza dell’oggetto, e che servirà a coprire le spese tipografiche e di realizzazione. Ricordandovi che si tratta di un’edizione ultralimitata, da collezione, e che il libro una volta andato esaurito si potrà recuperare solo sul mercato privato (semmai qualche copia uscisse fuori) a prezzi sicuramente molto più alti.

 

Il libro è già disponibile. Per ordinarlo occorre scrivere all’indirizzo di redazione e vi verranno fornite tutte le modalità per il pagamento:

studilovecraft@yahoo.it

 

Gli ordini saranno evasi in base alle richieste, e fino ad esaurimento copie.

 

Infine qualche notizia sull’autore:


CHRISTOPHER BLAYRE è lo pseudonimo con cui Edward Heron-Allen (1861-1943) scrisse narrativa fantastica e soprannaturale. Oltre a essere un avvocato di professione, era un uomo dai molti talenti e con una vasta gamma di interessi, che spaziavano nei campi delle arti e della scienza, una personalità difficile da definire. Dedicò gran parte della sua vita agli studi più disparati e a scrivere sui più svariati argomenti: oltre a pubblicare romanzi e racconti, scrisse libri sull’arte della liuteria, sulla chiromanzia, su storia locale e archeologia, zoologia marina, meteorologia, araldica, filosofia orientale, e perfino sulla coltivazione degli asparagi. Le curiosità intellettuali di Heron-Allen e il suo amore per la conoscenza e l’apprendimento non ebbero mai fine. Fu anche un appassionato linguista, e si dedicò con buoni risultati alla traduzione e allo studio della letteratura classica Persiana, diventando un’autorità riconosciuta su Omar Khayyám, a cui dedicò diversi volumi. La sua vasta erudizione e il suo talento innato lo portarono presto a fare amicizia con molte personalità scientifiche e letterarie della sua epoca, che vanno da Oscar Wilde a Andre Raffalovich, da Walter Pater a Bram Stoker. Del creatore di Dracula in particolare fu molto amico, e forse non è solo per un caso se il primo romanzo scritto da Allen, The Princess Daphne (1885) ha per argomento il vampirismo (psichico). Con il “pen-name” di Christopher Blayre iniziò a scrivere racconti nei primi anni ’20 del Novecento, storie altamente originali che includevano spesso elementi fantascientifici e soprannaturali, poi raccolte nel volume The Purple Sapphire and Other Posthumous Papers (1921). Si interessò anche di occultismo e di scienze alternative, e fu uno dei primi membri ad aderire alla Società per le Ricerche Psichiche. Sosteneva inoltre di aver partecipato a numerose sedute spiritiche e si vantava di poter fare egli stesso da medium. Dopo la sua morte, tra le sue carte, sono stati rinvenuti curiosi scritti in cui si firmava come “il negromante”. Le sue storie weird sono state infine catalogate e raccolte nel 1998 dalla Tartarus Press, nel volume The Collected Strange Papers of Christopher Blayre.

Commenti

Marco Papagni ha detto…
Ancora disponibe una copia...


ophiucus75 ha detto…
Romanzo breve molto interessante, con cui ho voluto aprire le letture del 2022. Si sente molto l'influsso del Pan macheniano e dell'atmosfera decadente, pur essendo di almeno due decenni successivo, ma l'autore ha saputo trovare una sua originalità in una cifra stilistica molto variegata e ben resa nella traduzione italiana. Il substrato erotico, che non manca, pur accennando a svariate "perversioni" - o all'epoca tali - non inficia mai il fascino weird e alla fine si resta con un forte stato di ambiguità, essendo ben difficile valutare se siano da considerarsi maggiormente tali le istintive-sessuali o le arroganze della pretesa conoscenza scientifica. C'è solo da augurarsi che vengano tradotti anche i successivi racconti dell'antologia originaria, per potersi gustare a un secolo di distanza altri buoni manicaretti di proto-fantascienza weird ben scritta.
overminder78 ha detto…
ci provo... è ancora acquistabile?
Dagon Press ha detto…
overminder78 ci dispiace è esaurito.
overminder78 ha detto…
Ci riprovo... Pensate di fare una ristampa anche via Amazon Press o di renderlo disponibile in ebook?

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