IL CUSTODE DELLA POLVERE: I RACCONTI WEIRD DI JOSEPH PAYNE BRENNAN
Nella collana “I Miti di Weird Tales” è uscito IL CUSTODE DELA POLVERE, la prima raccolta italiana di Joseph Payne Brennan, ora disponibile anche in paperback su Amazon.
Joseph
Payne Brennan (1918-1990) è stato uno dei migliori
scrittori americani di narrativa weird e fantastica, e oggi è considerato un
classico del genere. La sua opera rivaleggia con quella di autori del calibro
di M.R. James, Carl Jacobi, Robert Aickman e altri; in essa s’intreccia il
fascino dell’orrore con buone capacità stilistiche. Brennan fu anche l’ultimo
grande nome a esordire sulle pagine di un pulp
mitico come “Weird Tales”, prima che la rivista chiudesse i battenti, e in
questa sua prima raccolta italiana sono inclusi i suoi racconti usciti su WT
più tutte le sue storie di sapore lovecraftiano, un percorso narrativo che
attraversa tutta la storia dell’horror dagli anni ’50 agli anni ‘90. Da “Il
Pappagallo Verde” a “Il Baule di Calamandra”, da “Il Settimo Incantesimo” a “Il
Poggio a Nord” e “La Piattaforma di Salice”, fino a “Il Tesoro di Forringer” e
“La Palude dei Jendick”, in questa straordinario volume potrete leggere alcune
tra le migliori storie uscite dalla fantasia di un grande weird-writer che fu
apprezzato, tra gli altri, da Stephen King e Thomas Ligotti.
Alcune pagine del libro illustrato con le immagini dai
pulp originali
“Joseph Payne Brennn è uno degli
scrittori più efficaci nel genere horror; è certamente uno degli autori su cui
ho modellato la mia carriera, uno di quelli che ho studiato e che mi ha fatto
da scuola.”
(Stephen
King)
Nella raccolta targata Dagon Press anche i due racconti che
hanno ispirato direttamente Stephen King: “Viscidume” (Slime) che King ha
rimodellato come “La Zattera”, e “Il Pappagallo verde” (The Green Parrot) che
ha dato il là a King per scrivere “La scorciatoia della signora Todd).
“Molti sono gli elementi
autobiografici presenti in questi racconti. Brennan, da persona schiva e
appartata, amava i posti isolati e tranquilli della periferia extraurbana,
scenario naturale preferito nelle sue storie, a tal punto che spesso l’ambiente
diventa predominante, con descrizioni di vaste distese di foreste e boschi,
paesaggi rurali, piccoli villaggi e paludi amene e desolate. I suoi personaggi
sono spesso uomini solitari che si “attaccano” morbosamente a questi luoghi, e
in ognuno di essi c’è un po’ dello scrittore stesso.” (dalla Postfazione)
Le storie di Brennan sono
apparse in oltre 200 libri e sono state tradotte in tedesco, francese, olandese
e spagnolo. In Italia, finora, era possibile leggere solo alcuni suoi racconti
sparsi in antologie oggi rare, e questa è la prima raccolta organica ad uscire
nel nostro paese.
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Commenti
Complimenti alla Dagon Press.
Christian