IL SEGNO DI YOG SHOTOT
IL
SEGNO DI YOG SHOTOT
Autore:
Fabio Calabrese
Editore:
Dagon Press
Collana
di narrativa lovecraftiana
Copertina:
Pietro ‘Pitt’ Rotelli
FABIO CALABRESE è un
nome ormai noto per chi bazzica il campo letterario della fantascienza o del
fantastico tout-court. Molto attivo fin dai tempi della mitica fanzine “Il Re
in Giallo” (che dirigeva insieme a Giuseppe Lippi) col tempo si è specializzato
nel racconto lovecraftiano o “alla Lovecraft”, diventandone il più attivo e
importante esponente italiano. Questo grazie soprattutto a ben tre antologie
che hanno visto raccolte le sue tante storie ambientate nel mondo dei “Miti di
Cthulhu”: NEL TEMPIO DI BOKRUG E ALTRE STORIE LOVECRAFTIANE (2008), SULLE ORME
DI ALHAZRED: RACCONTI LOVECRAFTIANI (2014) e PROGENIE DAGLI ABISSI: OMAGGIO A
H.P. LOVECRAFT (2018), tutte pubblicate dalla Dagon Press. A distanza di soli
due anni dall’ultima raccolta uscita, Calabrese ritorna sul campo con nuovi
racconti lovecraftiani, in cui si sviluppa ulteriormente il canone di un
universo letterario sempre in espansione, e siamo lieti di presentarli ora in
questa sua quarta antologia di storie ispirate a H.P. Lovecraft: IL SEGNO DI
YOG SHOTOT. Dentro troverete mondi distanti e abissi cosmici, creature aliene e
indecifrabili, città e luoghi non euclidei, ma soprattutto tante idee e
divertimento.
Sommario:
Introduzione
Pembroke
Manor
Hypnos-Thanatos
Il
suo nome
Il
trono di Llogra
Il
segno di Yog Shotot
La
preda
Ospite
temporaneo
Una
notte tropicale
Bottino
di guerra
Il
misterioso dott. Weinberg
Figlia
dell’oceano
Avvertenza sul titolo:
“Yog Shotot “NON è un
errore, è solo uno dei tanti altri nomi del Guardiano della Soglia, o Il
Tutto-in-Uno e L'Uno-in-Tutto. Nei racconti di molti epigoni di Lovecraft Yog-Sothoth
è apparso di volta in volta anche come Yogge-Sothothe, Yok-Zothoth, Yog-Sototl,
Iog-Sotôt, Yogsoggoth ecc. È una specie di gioco tra lovecraftiani, che lo
stesso HPL iniziò. Lo scrittore di Providence, quando revisionava storie di
altri autori, si divertiva infatti a inserire i nomi delle sue divinità spesso
storpiandoli. Ad esempio, nel racconto “Il Boia Elettrico”, una delle sue
revisioni per Adolphe De Castro, Lovecraft lo chiama Yog-Sototl. Qui non si è fatto
altro che mantenere il gioco.
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