IL LUPO di Erckmann-Chatrian
Un classico della letteratura fantastica francese torna in
Italia in una nuova traduzione a cura di Bernardo Cicchetti:
IL
LUPO
di Emile Erckmann e Alexandre Chatrian
Uscito per
la prima volta nel 1859, a puntate, nella rivista Le Constitutionnel, pochi
anni dopo è stato ripubblicato in volume, parte della raccolta Contes et Romans
Populaires, corredato dalle illustrazioni originali di Émile Bayard (che in
questa edizione abbiamo mantenuto). Il suo successo fu immediato, e da allora
il romanzo di Erckmann-Chatrian è stato ristampato numerosissime volte, uscendo
nel 1966 anche nella collana di classici del fantastico di Marabout, omaggiata
nella nostra copertina. La novella è considerata la migliore tra quelle uscite
dalla penna della celebre coppia, tant’è che nel 1975 è stata anche adattata
per il cinema dal regista Michel Subiela. I suoi ingredienti sono una
maledizione ancestrale, il tema della licantropia, gli scenari e le atmosfere
più cupe del gotico…
Emergendo dalla nebbia, le torri del castello dei
Nideck svettano nel cuore della Foresta Nera innalzando la loro mole sopra i
pini gelati... Ma il diavolo sembra aver preso dominio tra quelle mura! E
la sua vittima non è altro che il conte Nideck in persona. Il conte è
malato. Morirà presto. E nessuno sa come fermare il male che lo
rode... Una notte, però, nel castello risuonano grida rauche... È il Conte
colui che si vede arrampicarsi su rocce scoscese sotto la pallida luce
lunare? E chi è la vecchia che lo aspetta, i cui occhi brillano di un
fuoco sinistro? La Peste Nera la chiamano… e guiderà l'ultimo discendente di
Hugues il Lupo verso un oscuro destino…
Una
storia perfetta
per
le serate autunnali
Come ha scritto l’esperto Marcel
Schneider, si tratta di "un romanzo abilmente strutturato che combina
i temi principali della letteratura fantastica: la licantropia cara a Petrus
Borel, una maledizione millenaria, un amore colpevole, una punizione a lungo
differita" (Histoire de la littérature fantastique en France,
Fayard, Paris, 1985, p. 197). Ma lo stesso H.P. Lovecraft ne
ha tessuto le lodi nel suo Supernatural Horror in Literature, dove
così si è espresso a riguardo: “Il duo Erckmann-Chatrian ha arricchito la
letteratura francese con molte fantasie spettrali come The Man-Wolf (titolo
inglese di Hugues le Loup) in cui una maledizione va incontro alla
sua fine in un tradizionale castello gotico. Il loro potere di creare
un’atmosfera cupa da brivido si espresse in massimo grado, nonostante una loro
tendenza verso spiegazioni naturali e meraviglie scientifiche.”
Emile
Erckmann (1822-1899) e Alexandre
Chatrian (1826-1980) formano una delle coppie letterarie più popolari e
prolifiche nella storia della letteratura. Originari dell'Alsazia francese, hanno
scritto molti racconti soprannaturali e fantasy (tra cui "L'Oeil
Invisible", "L'Araignee Crabe" e "Le Blanc et le
Noir") e novelle tra cui "La Maison Forestière" e il classico
"Hugues le Loup", molto ammirato oltre che da Lovecraft anche da M.R.
James e altri intenditori della narrativa gotico-romantica del periodo
francese. Il loro primo libro fu Contes
Fantastique (1847), seguito da dozzine di altri volumi tra cui si contano
anche opere storiche e teatrali. Dopo oltre 40 anni, la loro collaborazione si
interruppe bruscamente nel 1889, quando, a seguito di un'aspra causa legale,
divennero acerrimi nemici.
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